L’accesso alle cure è un diritto da promuovere e difendere, per garantire il benessere a tutte le famiglie. Soprattutto nelle popolazioni più vulnerabili, l’accesso ai servizi sanitari essenziali è spesso limitato. In linea con il progetto ‘Mama Kit e trasporto in Ospedale’, per aumentare l’accesso alle cure ospedaliere, abbiamo deciso di limitare i costi aggiuntivi delle degenze, in questo caso provvedendo ai pasti ospedalieri per i pazienti e per i loro accompagnatori. Inoltre, l’obiettivo è anche quello di supportarne la riabilitazione nutrizionale, soprattutto nei pazienti più gravi e nelle donne nel periodo pre-post parto. È pratica comune negli ospedali ugandesi di non avere un servizio di ristorazione gratuito. I pazienti sono quindi tenuti a procurarsi ogni pasto con i propri mezzi, e quandunque essi non siano sufficienti, possono saltare dei pasti o rimanere senza mangiare anche per diversi giorni. Questo, prima dell’attuazione del nostro progetto, portava a degenze spesso troppo corte con molti casi di dimissione anticipata, siccome sia i pazienti che i loro accompagnatori avevano l’esigenza di tornare nelle loro comunita per trovare del cibo. Bisogna ricordare che in questi contesti, le persone lavorano per poter guadagnare i soldi per i pasti dello stesso giorno, quindi ogni giorno di degenza è un giorno senza guadagno e possibilimente anche senza mezzi per assicurarsi un pasto. Le strategie, basate su evidenze scientifiche ed operazionali, che abbiamo deciso di implementare sono: (i) Provisione di pasti in ospedale per limitare i costi aggiuntivi relativi all’ospedalizzazione, e quindi aumentare l’accettabilità delle degenze e le permanenze in ospedale prolungate ove necessario, (ii) Provisione di alimenti con alto valore nutritivo per supportare la riabilitazione nutrizionale nei pazienti pazienti piu gravi e nelle donne nel periodo pre-post parto.